Recensione Inside – Nintendo Switch

Publisher: Playdead
Sviluppatore: Playdead
Engine: Unity
Lingua: Inglese
Genere:  Avventura / Puzzle
Giocatori: 1
PEGI:
Link:  https://www.nintendo.it/Giochi/Giochi-scaricabili-per-Nintendo-Switch/INSIDE-1395727.html
Extra: Testata la versione 1.0.0

Dopo Limbo pensavamo di avere visto il massimo per un gioco del genere. Invece Playdead sforna il capolavoro di Inside seguito spirituale del primo titolo.

Comperatelo. Non leggete nemmeno la recensione! Potrebbe finire qui il nostro articolo, perché quello scritto è la verità. Inside è un capolavoro, un’esperienza che tutti dovrebbero provare, visto che il gioco è disponibile per diverse piattaforme e in ultimo anche su Nintendo Switch.

Come in Limbo controllerete un impaurito ragazzo alle prese con la sua avventura solo e spaventato, si ritroverà suo malgrado al centro di un progetto oscuro. L’unico modo per uscirne è scappare, correndo, nascondendosi e risolvendo alcuni enigmi, alcuni dei quali decisamente tosti. Come avrete capito Inside pesca a piene mani da Limbo primo successo di Playdead, portando l’esperienza del giocatore a nuovi livelli che superano persino l’esperienza avuta nel primo gioco della software house danese. Il meccanismo di gioco è simile a Limbo, anche se in Inside potrete subito constatare che il protagonista è in grado di nuotare, immergersi in spazi profondi, fermo restando la carenza di ossigeno che porterà alal morte del protagonista se l’immersione dovesse durare tanto… almeno inizialmente. Tutto quello che avete visto e giocato in Limbo (se non lo avete ancora fatto, vi ricordiamo che il titolo è disponibile per Nintendo Switch) in Inside è amplificato e migliorato pur mantendo la medesima giocabilità. Difficilmente il seguito è migliore dell’originale, ma è proprio quello che è successo con il titolo di Playdead, dove i ragazzi si sono superati andando a confezionare un gioco praticamente perfetto sotto ogni punto di vista.

Non mancano i puzzle (alcuni decisamenti ostici che ci hanno fermato per un po’), non mancano le sezioni di ricerca al fine di attivare un determinato meccanismo tramite un oggetto e soprattutto vi sono le sezioni acquatiche sia a nuoto che via un mini sommergibile che sono stupende. Questa è una delle novità di questo seguito, perché in Limbo il contatto con l’acqua era proibitivo… a meno che di trovarsi sopra un tronco o barca.

Sia la fisica che l’impatto visivo sono fenomenali e ci siamo più volte fermati a guardare la location piuttosto che cercare di andare avanti. Questo perchè nonostante il gioco si svolga prevalentemente in orizzontale da sinistra verso destra, le ambientazioni sono piuttosto differenti e mai uguali una all’altra nonostante la lunghezza del gioco.

Il finale.. bhe ci ha lasciati un po’ di stucco, avevamo pensato ad un evento totalmente differente.