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Recensione Assassin’s Creed Origins

Ognuno di noi ha una preferenza più o meno velata verso uno o più videogiochi. C’è chi preferisce gli FPS, chi gli strategici, chi i platform e così via. Noi essendo videogiocatori di vecchio stampo (abiamo iniziato con il Commodore 64) ne abbiamo visto di bit caricati dal datasette e poi compilati tra i vari computer e console posseduti. Dobbiamo ammetterlo che la serie di Assassin’s Creed ci ha sempre affascinato, vuoi per il personaggio vuoi per le ambientazioni in cui le varie storie si sono susseguite sin dal primo capitolo, complice anche il fatto di avere goduto della riproduzione di Firenze, Venezia e Roma. L’ultimo capitolo uscito Assassin’s Creed Origins è ambintato in Egitto, altro paese che ci ha sempre affascinato per colpa dei geroglifici.

Protagonista di questa nuova avventura tra sabbia, cammelli, temibili coccodrilli è Bayek di Siwa un guerriero al “servizio” del popolo che lotta per esso per mettere fine ai numerosi sopprusi, sia con le buone (ovvero sfruttando le capacità stealth), sia con le cattive mettendo a tappeto tutti i nemici che gli si parano davanti. Per fare tutto ciò e riportare la pace nella terra dei faraoni, Bayek dovrà viaggiare attraverso l’Egitto, operazione che richiede veramente molto tempo in quanto la mappa è enorme.  Ad oggi, mentre stiamo scrivendo la recensione, non ci vergognamo di dire che non l’abbiamo finito al 100% perché per portare a termine tutte le missioni che il gioco mano a mano vi proporrà, o che semplicemente troverete semplicemente andando a spasso cul vostro fidato cammello (a meno che non abbiate comprato altra cavalcatura più prestante) richiede veramente tanta dedizione alla causa.

A proposito delle missioni, per ognuna di questa è inidicato il livello di esperienza consigliato, entro la quale si dovrebbe passare in sicurezza la stessa. Ciò non toglie che potete affrontare anche missioni di livello più avanzato, ma a vostro rischio e pericolo. Ogni sfida, sia che sia della main quest che secondaria sono solitamente inquadrate come operazioni di assassinio, trovare un oggetto (come papiri, tesori) e riportarlo al legittimo(?) proprietario. Per ottemperare a tutto questo in Assassin’s Creed Origins è necessario sfruttare oltre alle peculiarità fisiche del protagonista, anche le sue capacità date dagli strumenti che il protagonista puà utilizzare, come armi da taglio, a distanza, faretre, vestiti, diverse tipi di punte, scudi tanto per citarne alcuni. La maggior parte di queste tra l’altro presenta la possibilità di essere migliorato nelle caratteristiche, semplicemente possedendo una determinata quantità di oggetti, siano questi legno, pelle, metallo. Il bello è che queste materie prime possono essere ricavate direttamente dall’ambiente (ad esempio uccidendo degli animali), depredando carovane o soldati, oppure smembrando le stesse che non dovessero servire direttamente dalla schermata dell’inventario. Questo permette di recuperare parte del materiale di cui è fatto l’oggetto, potendo investire lo stesso per upgradare ad esempio la corazza, o gli avanbracci a protezione.

Non dimenticate inoltre di portare a termine le missioni del mercante, le quali garantiscono ricompense più sostanziose, richiedendo maggiore impegno.

Ovviamente parte del leone la fanno i combattimenti, i quali possono essere affrontati in due modalità. O uccidete tutti, oppure cercate di raggiungere l’obbiettivo sfruttando in parte le abilità stealth e in parte le uccisioni silenziose, a seconda della necessità. Ebbene si, perché il bello della serie è la capacità dell’assassino di celarsi ad esempio sui tetti, nell’erba, dietro un muro, in acqua fermo restando di non essere stati individuati dai nemici, perché altrimenti il nascondersi non porta a nessun risultato, anzi subirete passivamente i colpi dei nemici. A proposito di abilità Bayek è capace di evolvere le sue capacità offensive e difensive, andando ad acquistare tramite apposita schermata le varie abilità. Al giocatore decidere come evolvere il protagonista.

Vi è un altra possibilità. Sfruttare l’amica Senu, ovvero un’aquila in grado di marchiare i nemici e anche disturbarli (dopo aver acquisito le abilità). Questa risulta fondamentale e utilissima per individuare l’obbiettivo sia in movimento o fermo, marchiare la destinazione o semplicemente farsi una “passeggiata volante”, visto che con  la stessa è possibile salire e scendere di quota, in base alla necessità. Sfruttatele fino allo sfinimento, almeno questo è il nostro consiglio. Altra possibilità di usare il mondo animale è quello di liberare i leoni in gabbia, stando attenti ad arrampicarsi immediatamente in un posto alto. Anche se siete il loro salvatore, si lanceranno su qualsiasi essere vivente in grado di muoversi presente nelle vicinanze. Uomo avvisato…

Parlavamo prima dell’estensione della mappa. Perderete ore a girovagare nel deserto in cerca di indizi, manufatti e tesori e monumenti. Un po’ come se vi trovaste alla ricerca di un ago in un pagliaio. Beh forse il paragone è un po’ troppo forte, ma sicuramente può rendere l’idea di quello che vi aspetta. Trovare tutti i segreti del gioco richiederà tempo, e talvolta anche un po’ di fortuna… se volete completare il gioco al 100%. La nostra strategia è stata quella prima di andare verso il luogo dove vi era una missione e poi da li in mancanza di altro da fare, abbiamo iniziato ad esplorare a raggiera. A proposito di esplorazione pur essendo deserto bisogna dare atto ad Ubisoft, e più precisamente a chi si è occupato della progettazione dell’ambiente di avere dosato palme, sabbia, oasi, rocce, animali, dune, acqua, sali e scendi… in modo da non dare mai un senso di piattezza. Tenete presente che non saranno sporadici gli incontri con animali di varie specie utili per recuperare ad esempio pelli di varia durezza necessarie per migliorare il proprio arsenale.

L’unico appunto che vogliamo fare al gioco riguarda l’IA che talvolta deficita lasciando al protagonista ampio spazio per muoversi, difendersi e nascondersi, anche in situazioni decisamente sfavorevoli.

Una nota per quello che riguarda l’audio in italiano che è da scaricare nella fase iniziale di installazione ed ovviamente è completamente gratuito.

  • 10/10
    Grafica - 8,5/10
  • 8/10
    Sonoro - 8/10
  • 10/10
    Giocabilità - 8,5/10
  • 9/10
    Longevità - 9/10
9/10

Riassunto

Secondo noi Assassin’s Creed Origins è divertente e appassionante, ed è quello che un gioco deve essere.