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Recensione The Long Reach – Nintendo Switch

Publisher: Merge Games
Sviluppatore: Painted Black Games
Engine: Unity
Lingua: Inglese
Genere: Avventura
Giocatori: 1
PEGI:
Link: https://www.nintendo.it/Giochi/Giochi-scaricabili-per-Nintendo-Switch/The-Long-Reach-1349070.html
Extra:

Un gioco horror su una console Nintendo non è che sia poi così frequente. Fortunatamente grazie al publisher Merge Games e ai ragazzi ucraini di Painted Black Games possiamo godere di The Long Reach, avventura ambientta nel New Hampshire in una città fittizia di nome Baervox. Se non avete paura del vostro subconscio…

Il gameplay è molto semplice ed immediato. Dovrete scorrazzare avanti e indietro per le location, con muovendo Stuart, raccogliendo alcuni oggetti (evidenziati una volta che andrete a collidere) e risolvendo alcuni puzzle, come la corretta successione per posizionare dei magneti, o il dovere capire quale sia la giusta colorazione per una lampadina delle illuminarie. Perché tutta la vicenda si svolge sotto il periodo natalizio, come si evince da alcune location e decorazioni in esse presenti.

The Long Reach parla dei pericoli della mente umana quando vengono superati i parametri di sicurezza del subconscioe e si perde il controllo di se stessi o della persona controllata.  Non si ha più il controllo delle proprie azioni, ogni movimento risulta sospetto, ogni uomo o donna che sia viene visto come un nemico da eliminare e il colore rosso (indizio) è indice di minaccia. E’ in questo mondo onnirico che il protagonista andrà a muoversi, dialogando talvolta con i personaggi presenti. A questo proposito potrete scegliere il tipo di risposta da dare se comprensiva, sarcastica o cattiva. Non sappiamo se il diverso atteggiamento provoca una diversa reazione (il gioco l’abbiamo comunque finito) ma è comunque una scelta del giocatore decidere come approcciarsi rispetto agli altri npc presenti, esclusi i maniaci che cercheranno di farvi fuori. Purtroppo per voi nessuna arma è contemplata è l’unico mezzo che avrete per restare vivi sarà usare l’astuzia, ovvero nascondendovi dentro armadi, oppure intrappolando dentro stanze gli assalitori, oppure narcotizzare ad esempio il caffè. Non che possiate decider cosa fare in quanto se avrete ad esempio un sonnifero questo potrà essere utilizzato solo con il caffè e null’altro, ma comunque alcuni punti del gioco richiederanno momenti di pensiero “al di fuori del consueto” per essere superati.

Non esistono combattimenti, ma solo la fuga e talvolta sarà difficile capire dove andare per proseguire nel gioco. Non che esistano tante stanze, ma ad esempio trovare la combinazione per aprire la cassaforte ha richiesto almeno un giorno di tentativi.

Graficamente ancora un gioco con pixel art, e la scelta non è che ci dispiaccia anzi! Se guardatele immagini, soprattutto quella posta qui sotto noterete i particolari inseriti, segno della cura mostrata nel disegnare le varie location.

 

  • 10/10
    Grafica - 7,5/10
  • 7/10
    Sonoro - 7/10
  • 10/10
    Giocabilità - 7,5/10
  • 10/10
    Longevità - 6,5/10
7/10

Riassunto

The Long Reach segue il filone di giochi horror come Home e The Coma: Recut. Se vi piace il genere provate tenendo la luce spenta!